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GIANA-VITERBESE. IL TECNICO DI CASA, ALBE’

l 67enne tecnico della Giana Erminio, allenatore del tutto particolare e atipico, sarà il baluardo che cercherà di eliminare la Viterbese.Ecco alcuni suoi passaggi negli ultimi anni.
“E’ salito alla ribalta per uno sfogo shock nel quale ha tirato in ballo Mihajlovic e criticato aspramente Balotelli. Nonostante abbia chiesto scusa le sue parole continuano a fare discutere e hanno messo in cattiva luce un personaggio che ha una storia di passione e dedizione alle spalle e dal 1995 guida la ininterrotamente la stessa squadra
Francesco De Gregori, nella deliziosa Leva calcistica del ’68, rincuorava il 12enne Nino dicendo che la bravura di un giocatore non si valuta da un calcio di rigore sbagliato bensì dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia. Non sappiamo se Cesare Albè, tecnico della Giana Erminio formazione di Gorgonzola che guida da 21 stagioni consecutivamente (primato assoluto per il calcio italiano professionistico, ndr), sia un fan del cantautore romano ma, ne siamo certi, avrebbe fatto sicuramente a meno di tutta la notorietà ed attenzione piovutagli addosso dopo la conferenza stampa post Giana-Mantova nella quale l’allenatore lombardo, per rimproverare due propri calciatori (i veterani Andrea Gasbarroni e Sasà Bruno), ha finito per tirare in ballo Balotelli e accusare velatamente Sinisa Mihajlovic che lo continua a schierare in campo nonostante da inizio stagione ne critichi l’atteggiamento e il modo di stare in campo.”

“Ci sono allenatori che spiegano un cross come fosse la teoria della relatività e allenatori che per giustificare la posizione di classifica della loro squadra, riducono tutto al “fattore C”. In mezzo c’è Cesare Albè, 67 anni, metà dei quali passati sulla panchina della Giana Erminio prossimo avversario, sabato 8 aprile, dell’Arezzo. E che avversario. La squadra di Gorgonzola è un punto sotto l’Arezzo: chi sbaglia paga. E se a sbagliare fossero gli amaranto pagherebbero di più, visto che martedì hanno gettato al vento un’occasione d’oro per migliorare il terzo posto. Dalla parte della Giana non c’è solo il “fattore C”. “Importantissimo”, attacca Cesare Albè. Ma c’è altro. La libertà di testa. “Quando siamo partiti – spiega il tecnico – pensavamo come sempre di fare una stagione tranquillissima. Salvezza. Poi a Natale ci siamo accorti che la squadra era bella tosta e che poteva ambire a qualcosa di più di una semplice salvezza. L’obiettivo è cambiato. Siamo nei play off, vogliamo rimanerci e poi chissà”. “Tanto – specifica l’allenatore – per i primi due posti ormai non c’è storia. E allora vediamo di arrivare terzi”.”

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