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GUIDO CARBONI: “MUSACCI, GRANDI QUALITA’, PENSAVAMO SFONDASSE IN SERIE A!”

NE PARLA MOLTO BENE L’EX ALLENATORE DELLA VITERBESE, CARBONI, CHE LO HA CONOSCIUTO DA RAGAZZINO ALL’EMPOLI

Musacci riparte da Viterbo: la sua carriera è una garanzia, ma una stagione giocata ad alto livelli è la scommessa sua e della società che ha puntato su di lui.

“Da ragazzino era una grande promessa – dice l’ex allenatore della Viterbese, Carboni – all’Empoli, sembrava destinato ad una grande carriera, nonostante fisicamente non fosse un gigante. Aveva ottime qualità che, appunto, facevano pensare ad una sua affermazione importante, poi non so perché sia rimasto un po’ intrappolato nelle categorie inferiori, rispetto alla serie A.”

GUIDO CARBONI, HA CONOSCIUTO ALL’EMPOLI L’ALLORA GIOVANISSIMO MUSACCI

Cresciuto nelle giovanili dell’Empoli, Musacci è passato nel 2006 in prima squadra, militante allora in Serie A, prima di essere ceduto in prestito alla Massese in serie C1 per farsi le classiche ossa, mettendo insieme una ventina di gettoni di presenza. Il ritorno a Empoli era scontato, così come il suo esordio in serie A, due apparizioni non certo secondarie: maglia da titolare e avversarie di rango, nientemeno che Sampdoria e  Juventus.

Si guadagna la conferma  all’Empoli, retrocesso – intanto – in Serie B, con Silvio Baldini in panchina. Quattordici presenze ed anche un gol, quello messo a segno al cospetto della Triestina. Musacci rimarrà pure nella stagione successiva, con maggiore spazio, più di trenta presenze e due consecutivi contro Padova e Cesena.

Il suo sogno era quello di tornare in serie A con la squadra dove era cresciuto: ci prova ancora una volta – con numeri interessanti (siamo al 2010/11 – ndr) – eppoi nella massima serie ci arriverà con un’altra casacca, quella del Parma.

Due stagioni, sotto la guida di Colomba e Donadoni, poi il lungo peregrinare con una serie di prestiti che hanno infastidito molto il ragazzo.

Serie B con lo Spezia di Atzori, del Padova di Marcolin, poi Frosinone e Pro Vercelli, prima di tornare alla base, a Parma. Il fallimento della società emiliana lo rende svincolato e può rincominciare dove vuole – e come vuole – scendendo al sud, a Catania.

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