US Viterbese

VITERBESE-OLBIA: COSI’ LO SCORSO ANNO

Viterbese C.-Olbia 0-3

VITERBESE CASTRENSE (4-3-1-2): Iannarilli 6; Pandolfi 6 Dierna 6 Scardala 6 Varutti 6; Marano 6,5 (36’ st Ansini sv), Cuffa 7 Cenciarelli 6 (47’ st Pacciardi sv); Belcastro 7 (21’ st Bernardo sv); Diop 5,5 Neglia 5,5. A disp. Pini, Micheli, Fé, Corinti, Cardore, Mazzolli.  All.: Cornacchini 6

OLBIA (4-3-1-2): Carboni 7; Quaranta 6 Muroni 6 Miceli 7 Cotali 6; Piredda 7 (38’ st Senesi sv), Geroni 6,5  Pisano 6,5; Murgia 6,5 (17’ st Capello 6); Kouko 6 Ragatzu 7 (25’ st Tetteh sv). A disp. Montaperto, Van der Want, Pinna, Rossu, Del Grado. All.: Mignani 7

ARBITRO Massimi di Termoli

Guardalinee: Capaldo e Severino

MARCATORI: 11’ st Piredda (O), 19’ st Ragatzu (O), 31’ st Capello (O)

AMMONITI: Scardala (VC), Cuffa (VC), Kouko (O), Marano (VC)

NOTE: Angoli 8-3 per la Viterbese C. Spettatori 1600 circa, recuperi pt 0’, st 4’.

di Claudio Di Marco

VITERBO – Inattesa sconfitta interna per la squadra di Cornacchini. Ancor più imprevedibili le dimensioni della battuta d’arresto della squadra gialloblu, la cui imbattibilità casalinga durava dal febbraio del 2015.    

In preventivo erano state messe le possibili difficoltà di Scardala e compagni, legate alle molteplici assenze, prime fra tutte quelle di Sforzini e Celiento, a cui si sono aggiunte quelle della settimana appena trascorsa, quelle di Cruciani e Invernizzi. Anche dalla parte opposta si erano registrate tre defezioni, la più importane delle quali è stata quella di Cossu, il giocatore più talentuoso, sostituito egregiamente da Murgia, in questa occasione.

Delle assenze, però, nel primo tempo non si è sentito in maniera particolare il peso, visto il buon livello di gioco espresso in campo dalle due squadre, soprattutto dalla Viterbese, che ha palesato grande impegno, dimostrando di aver compreso alla perfezione la delicatezza del momento attraversato.

Una Viterbese sospinta dalle giocate di Belcastro, gettato nuovamente nella mischia da Cornacchini: dall’ex juventino (sugli scudi insieme a Marano e Cuffa – ndr) sono partite le azioni migliori della gara, un paio di assist e una conclusione personale, quando (42’) si è ben liberato in area di rigore avversaria e ha fatto partire una gran botta su cui Carboni si è opposto da campione, impreziosendo una prestazione egregia del numero ventitre isolano, finalmente sostenuto da quella buona sorte che sembrava averlo abbandonato lo scorso anno.

Neglia (22’), Cenciarelli (27’) e Diop (30’) ci avevano provato, ma il pallone è sempre stato neutralizzato dalla difesa avversaria, un po’ per bravura, un po’ per gli errori di mira degli avanti della Viterbese.

Come dire che – ai punti – avrebbe vinto la Viterbese, ma nella ripresa le cose cambiano e l’Olbia trova il gol (11’) che cambia la domenica di Viterbo: tiro di Piredda da fuori area che si insacca alla destra di Iannarilli. C’è anche una deviazione di Scardala, ma il gol è tutto del numero undici sardo.

Quel gol cade come una mannaia sulla Viterbese, che accusa il colpo e non sa reagire: perde all’improvviso tutta quella energia che aveva mostrato nella prima parte di gara e non sa più reggere l’urto di un’Olbia che raddoppia (19’) con un gran gol di Ragatzu, che infila Iannarilli dal limite, di forza e di precisione al tempo stesso.

Cornacchini getta nella mischia Bernardo, ma la gara è già definitivamente compromessa, ancor prima che arrivi il tris dell’Olbia, con una rete del nuovo entrato Capello, il quale si infila tra le maglie allargate della retroguardia locale e tocca di fino per il punto del tre a zero finale.

Non arriva neanche il gol della bandiera nella fase conclusiva, quando ci prova Neglia (38’) e ancora una volta Carboni ci mette le punte delle dita in un pomeriggio tutto da dimenticare per la Viterbese C., che vede la propria classifica ridimensionata rispetto ad un mese fa, quando i Gialloblu riuscirono a stazionare anche al secondo posto della classifica. Per l’Olbia si tratta della prima vittoria corsara di questa stagione, un successo che Mignani ha considerato assolutamente del gruppo, arrivato dopo la “prova generale” della precedente gara contro il Como, in cui tutto svanì negli istanti finali.

 

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