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VITERBO – La Viterbese ha vinto, come da pronostico, ma il successo è stato un pochino più sofferto del previsto.
Fin dal via emerge la differenza tecnica dei valori in campo. La Paganese è in difficoltà su molti palloni, ma resiste fino all’intervallo, grazie alle parate del figlio del presidente del Perugia, Santopadre, e di qualche sprazzo di classe del trequartista Scarpa. Grazie anche, però, alla mira non splendida degli uomini di Sottili al tiro, che non sono precisi in almeno una decina di occasioni del primo tempo, che passano per la testa di Saraniti, i piedi di Polidori, Baldassin, Damiani e Vandeputte.
Con l’inizio della ripresa sembrava tutto ancora più facile per la Viterbese, che usufruiva della prematura espulsione di Scarpa e il gol del vantaggio di Saraniti, il quale (9’) mette dentro, di mestiere, un pallone in piena area di rigore, dopo una ripartenza gialloblu.
La Paganese, come detto, era rimasta in dieci poco prima per l’espulsione di Scarpa. Sembrava un colpo letale e invece gli ospiti, a sorpresa, hanno trovato il gol con Cesaretti (19’), che ha colpito una difesa non attentissima.
Sottili corre immediatamente ai ripari con la doppia sostituzione e getta nella mischia Bovo e Ngissah. Proprio quest’ultimo ha deciso l’incontro, avventandosi di forza su un pallone arrivatogli dalla destra, su cui è andato a fare il velo Saraniti: sfera sul palo e quindi in rete.

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