Sport Vari

OGGI IL BELL’APPUNTAMENTO CON LE “STRADE BIANCHE”. SEGUIAMOLO IN DIRETTA…

La conferenza stampa della vigilia dellaStrade Bianche NamedSport e della Strade Bianche Women Elite NamedSport, entrambe prove del circuito UCI WorldTour, ha visto come protagonisti la Campionessa del Mondo su Strada UCI Anna van der Breggen e Tiesj Benoot, ovvero i vincitori delle passate edizioni delle rispettive prove femminili e maschili.

A dare il benvenuto agli atleti, nella splendida cornice di Palazzo Sansedoni – Fondazione Monte dei Paschi (Quartier Generale della Corsa), in Piazza del Campo a Siena, c’erano l’Assessore al Turismo del Comune di Siena, Alberto Tirelli ed il Direttore Generale di Fondazione MPS, Marco Forte.

Nell’elenco dei partenti figurano, tra i nomi di spicco, il vincitore dello scorso anno Tiesj Benoot, il vincitore dell’ultimo Tour de France, Geraint Thomas, Vincenzo Nibali, i vincitori delle passate edizioni Moreno Moser (2013) e Zdenek Stybar (2015) con il compagno di squadra Julian Alaphilippe, il Campione Olimpico Greg Van Avermaet, l’ex Campione del Mondo di ciclocross e terzo lo scorso anno Wout Van Aert solo per nominarne alcuni. Nella gara femminile col dorsale numero 1 partirà la vincitrice del 2018 e Campionessa del Mondo su Strada UCI, Anna van der Breggen, che avrà come principali sfidanti Katarzyna Niewiadoma e Marianne Vos tra le altre.

Scarica la lista dei partenti (gara uomini)

Scarica la lista dei partenti (Women Elite)

DICHIARAZIONI

Anna van der Breggen: “Questa è una corsa veramente particolare. Non possiamo paragonarla a nessun’altra. La città di Siena è bellissima. A tutti i ciclisti piace correre in Italia. Lo sterrato ed i continui saliscendi la rendono una grandissima corsa per cominciare la stagione WorldTour. Mi piace sempre gareggiare qua. Lo sterrato sembra molto diverso dall’anno scorso. Cambierà la corsa al 100%. Un anno fa dovevo mettere i guanti per il freddo. Quest’anno invece c’è bel tempo ed anche il sole. Ci sono sempre più squadre femminili competitive. Questo renderà la corsa di domani ancora più avvincente”.

Tiesj Benoot: “Sono caduto la settimana scorsa ma le ferite stanno guarendo molto bene. Mi sento in grado di difendere il mio titolo. Rispetto alle condizioni climatiche dell’anno scorso, la corsa sarà meno dura quest’anno, anche se su questo percorso non c’è bisogno di meteo avverso per rendere la corsa dura: ci sono tante salite. Nel 2016, quando l’ho corsa per la prima volta, era asciutto come lo sarà domani ma il gruppo era esploso lo stesso. C’è meno vento rispetto all’anno passato e questo potrebbe essere il fattore più importante sullo sterrato”.

Alberto Tirelli: “Strade Bianche rappresenta, indubbiamente, il perfetto connubio tra sport e ambiente. L’occasione per percorrere tratti di strade sterrate in alcune delle zone più belle della Toscana e del senese. Una viabilità rurale che tocca località turistiche di grande interesse storico e paesaggistico. Questo importante appuntamento senese si configura, pertanto, come l’occasione per praticare una disciplina sportiva e, al contempo, promuovere attraverso lo sport flussi turistici che, dopo una prima esperienza agonistica e non, possono essere stimolati a tornare per visitare le nostre realtà urbanistiche, così come quelle naturalistiche. Per questo sarà presente un punto informazioni alla Lizza che, in occasione della due giorni, al  momento della consegna del pacco gara, distribuirà la card turistica “Si You Again” collegata a servizi e pacchetti turistici speciali per incentivare un ritorno a Siena in altri momenti dell’anno”.

Marco Forte: “Siamo molto lieti di accogliervi in questo posto bellissimo. Per la sesta volta il Quartier Generale delle Strade Bianche è nel nostro edificio. Questa è una corsa unica organizzata in un posto unico. La provincia di Siena è l’unica al mondo con 0 emissioni di diossido di carbonio. Continueremo a lavorare per questo in futuro”.

13a STRADE BIANCHE NAMEDSPORT – 184 km, 11 tratti e 63 km di Strade Bianche (34,2% del percorso)

Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti circa 63 km di strade sterrate divise in 11 settori (dei quali 8 sono in comune con la corsa femminile) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie.

Partenza da Siena (zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al km 18, il 1° settore sterrato (2,1 km) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima discesa.

Pochi chilometri separano dal 2° settore (5,8 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%.

Si raggiunge quindi Radi, dove si incontra il 3° settore (4,4 km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del percorso delle origini) e subito dopo il 4° settore “La Piana” (5,5 km, presente sin dalla prima edizione, l’ex-secondo settore del percorso originale) altimetricamente meno impegnativo che porta a Buonconvento.

Pochi chilometri dopo si affronta la salita di Montalcino, la seconda asperità di giornata (4 km al 5%).

Dopo Torrenieri, iniziano il 5° (11,9 km) e 6° (8 km) settore, che sono intervallati da solo 1 km di asfalto, entrambi impegnativi, ondulati, molto nervosi e con parecchie curve e saliscendi.

Dopo il secondo passaggio in Buonconvento è posto il rifornimento fisso nella zona di Ponte d’Arbia prima di giungere a Monteroni d’Arbia. Qui inizia il 7° settore sterrato di San Martino in Grania (9,5 km) in mezzo alle Crete Senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte, per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto.

A Ponte del Garbo (Asciano) inizia l’8° settore sterrato (11,5 km, il più impegnativo della corsa), prevalentemente in salita e caratterizzato da notevoli saliscendi, tra i quali vanno citati quelli in prossimità di Monte Sante Marie che raggiungono bruscamente sia in salita che in discesa pendenze molto elevate (su brevi distanze).

Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il 9° settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera sempre su asfalto Pieve a Bozzone.

Si affronta quindi il 10° e penultimo settore (2,4 km) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%).

Pochi chilometri dopo è posto l’11° e ultimo tratto sterrato (1,1 km) con una sequenza di discesa secca seguita dal una ripida risalita (pendenza max 18%) che si conclude alle Tolfe.

Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel Campo.

Ultimi km

Gli ultimi km si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo dove viene imboccata la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9%. A 900 m dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a raggiungere attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina, punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 m svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 m si entra nel Campo, ultimi 30 in discesa al 7%, traguardo pianeggiante.

PILLOLE STATISTICHE

  • Una gara per gli atleti del Nord – tutti i vincitori della Strade Bianche sono nati a Nord rispetto alla Toscana, regione che ospita la gara
  • Nessuna doppietta – in 12 edizioni, nessun atleta è mai riuscito ad imporsi per due anni di seguito. Non è nemmeno mai accaduto che una nazione abbia vinto per due anni consecutivi
  • 30 – Fabian Cancellara è l’unico atleta ad aver vinto la Strade Bianche dopo il raggiungimento del 30esimo compleanno: accadde nel 2012 e nel 2016

5a STRADE BIANCHE WOMEN ELITE NAMEDSPORT – 136 km, 8 tratti e 31,4 km di Strade Bianche (23,1% del percorso)

Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti poco più di 30 km di strade sterrate divise in 8 settori (tutti in comune con la corsa maschile) con fondo ben tenuto, ben battuto, privo di incursioni erbose e con scarso brecciolino sulla superficie.

Partenza da Siena (zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri ondulati su asfalto per raggiungere, al km 18, il 1° settore sterrato (2,1 km) perfettamente rettilineo sempre in leggerissima discesa.

Pochi chilometri separano dal 2° settore (5,8 km), prima vera asperità della corsa con un breve tratto in leggera discesa e un lungo tratto in salita, a volte con pendenze attorno e oltre il 10%.

Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4,4 km, si tratta della seconda parte del primo sterrato del percorso delle origini) e subito dopo il 4° settore “La Piana” (5,5 km, l’ex-secondo settore del percorso in origine, presente sin dalla prima edizione) altimetricamente meno impegnativo che porta a Buonconvento.

Dopo il passaggio in Buonconvento è posto il rifornimento fisso nella zona di Ponte d’Arbia prima di giungere a Monteroni d’Arbia. Qui inizia il 5° settore sterrato di San Martino in Grania (9,5 km) in mezzo alle Crete Senesi. Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a curvoni che immette nuovamente nell’asfalto. Segue un tratto asfaltato con poche difficoltà fino all’immissione nel percorso classico maschile con il medesimo impegnativo finale.

Dopo Castelnuovo Berardenga si incontra un brevissimo sterrato di 300 m in piano prima di affrontare, dopo Monteaperti, il 6° settore di soli 800 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia e si supera, sempre su asfalto, Pieve a Bozzone.

Si affronta quindi il 7° e penultimo settore (2,4 km) sulla strada in salita di Colle Pinzuto (pendenze fino al 15%).

Pochi chilometri dopo è posto l’8° e ultimo tratto sterrato (1,1 km) con una sequenza di discesa secca seguita da una ripida risalita (pendenza max 18%) che si conclude alle Tolfe.

Al termine restano poco più di 12 km all’arrivo a Siena nel Campo. Gli ultimi chilometri saranno gli stessi della prova maschile.

PILLOLE STATISTICHE

  • Anna van der Breggen – la vittoria dello scorso anno alle Strade Bianche Women Elite ha dato il via ad una stagione ricca di successi per l’atleta olandese, tra cui il Giro delle Fiandre, la Freccia Vallone, la Liegi-Bastogne-Liegi e culminata con la vittoria ai Campionati del Mondo su Strada UCI di Innsbruck-Tirol
  • Elisa Longo Borghini – miglior italiana in tutte e quattro le edizioni disputate (3a classificata nel 2015, 4a classificata nel 2016, vincitrice nel 2017 e 3a nel 2018)
  • Katarzyna Niewiadoma – seconda classificata nelle ultime tre edizioni, 2016, 2017 e 2018

PUNTI D’INTERESSE

SIENA

Difficile scegliere tra Piazza del Campo e la Torre del Mangia, tra la cattedrale e le altre strutture del suo complesso come il Battistero, la Cripta e il “Facciatone”. L’UNESCO ha quindi certificato l’inestimabile valore artistico all’intero centro storico. Siena è un gioiello artistico completo, insieme sacro e profano, mai immobile, ammirato dall’oltre milione di visitatori annuali e vitale in quanto al centro di eventi sportivi e folcloristici come il consueto Palio, in scena due volte l’anno durante il quale si sfidano le 17 contrade cittadine davanti a un folto pubblico proveniente da tutt’Italia per assistere all’evento più famoso e caratteristico della città. La Strade Bianche NamedSport si inserisce con una gara a suo modo epica in un contesto storico che fa cornice perfetta alla partenza e all’arrivo. Il pubblico nell’attesa dei ciclisti ha infatti modo di scoprire non solo i monumenti, ma anche le numerose delizie locali come i sughi e le specialità a base di cinghiale, la ribollita, il panforte, dolce tipico senese e i vini ricercati in tutto il mondo come il famoso Chianti. In attesa dell’arrivo la leccornia perfetta sono i Ricciarelli, dolce tipico senese a base di mandorle, zucchero e albume d’uovo. Fondata dagli Etruschi, accresciuta dai Romani, governata dai Ghibellini e dai Medici, oggi è anzitutto di coloro che avranno la fortuna di visitarla, semplicemente perché, come certificato dall’UNESCO, è “Patrimonio artistico dell’Umanità”. Da vedere: La Torre del Mangia. Da assaggiare: I Ricciarelli. Quando tornare: 2 luglio e 16 agosto – Palio di Siena.

SOVICILLE

“Quel luogo soave”, come recita l’etimologia latina del suo nome, è un caratteristico comune del Senese, ricco di chiese e antiche fortificazioni. Ogni terzo sabato del mese piazza Marconi ospita il Mercatale, mercato che attrae visitatori da tutta la provincia e dove è possibile acquistare prodotti alimentari provenienti dalla Val di Merse e dalla provincia di Siena. Il comune di Sovicille, nella frazione di Ponte allo Spino, ospita altresì la Pieve di San Giovanni Battista, uno degli edifici romanici più interessanti di tutto il Senese.

MURLO

Pensi Etruschi, dici Murlo. Infatti il monumento simbolo del comune della provincia di Siena, situato sulle colline che separano il paesaggio collinare delle Crete Senesi, da quello boschivo della Maremma Grossetana, si chiama Cappellone ed è la statua etrusca diventata simbolo della città. La sua importanza non è solamente storica e architettonica, bensì rappresentativa delle origini degli abitanti del comune di Murlo, che un recente studio del DNA, effettuato dai ricercatori dell’Istituto di Genetica dell’Università degli Studi di Torino, ha confermato essere tra i legittimi successori degli antichi Etruschi. Isolato dalle strade principali conserva tutto il suo fascino che lo rende ancora più caratteristico se raggiunto attraverso le “strade bianche” che lo circondano.

MONTERONI D’ARBIA

Il comune della provincia Senese prende il nome dal fiume che attraversa l’omonima Val d’Arbia. Caratteristico di Monteroni d’Arbia, e degno di una deviazione turistica sul percorso delle Strade Bianche, è il mulino ad acqua fortificato, risalente alla prima metà del XIV secolo. Tra fine aprile e inizio maggio nel comune si svolge inoltre la caratteristica festa “Ponte in Festa a Ponte d’Arbia” che nel 2017 giungerà alla sua settima edizione coinvolgendo attività sportive caratteristiche e culinarie.

BUONCONVENTO

Uno dei comuni che formano il circondario delle Crete Senesi fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Il paese ancora circondato dalla sua cinta muraria ha un aspetto medievale con le sue case in mattoni rossi. La Torre Civica del palazzo Podestarile, ricoperta di stemmi dei podestà, è il monumento più rappresen- tativo, ma passeggiare tra le vie del borgo è altrettanto suggestivo. Nel mese di settembre le sue suggestive vie ospitano la Sagra della Valdarbia dove la passione della buona tavola si incontra con la musica, l’arte e la letteratura.

MONTALCINO

Splendido borgo medievale collocato sulla sommità di una collina, nel tipico paesaggio toscano, Montalcino fu fondata dagli Etruschi e si contraddistingue per la sua fortezza pentagonale, che ospitò dopo la caduta di Siena nel 1555 i nobili senesi, che si arroccarono in città per 4 anni, con la speranza di poter un giorno ritornare a Siena, dando vita alla repubblica di Siena riparata in Montalcino. Altresì nota tra gli appassionati di enologia per il Brunello di Montalcino, un vino rosso dotato di grande longevità. Sul territorio di San Giovanni d’Asciano, frazione di Montalcino, sorge anche il bosco della Ragnaia, che copre circa 9 ettari ed è opera dell’artista Sheppard Craige, premiato come uno dei giardini più belli d’Europa.

SAN QUIRICO D’ORCIA

Comune italiano di circa 2.000 abitanti, vanta tra le sue attrazioni più visitate uno stupendo esempio di giardini all’Italiana, gli Horti Leonini, realizzati intorno al 1580 da Diomede Leoni. A livello architettonico l’edificio da non perdere è la Collegiata o Pieve di Osenna, chiesa del XII-XIII secolo. Spingendosi nella frazione di Vignoni, si trova l’omonimo castello. Una recente particolarità cinematografica è rappresentata dall’intero paese, trasformatosi in “set” per le riprese del film “La scuola perfetta” con Rocco Papaleo e Christian De Sica.

PIENZA

Dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1996, la città di Pienza è la città natale di Papa Pio II, che la riteneva la città “ideale” del rinascimento. I progetti realizzati in quell’epoca, anche se parzialmente incompiuti, rappresentano esempi significativi dell’architettura urbanistica razionale del Rinascimento Italiano. Palazzo Piccolomini, una delle costruzioni volute da Papa Pio II, è stato scelto da Zeffirelli per girare alcune scene del suo film Romeo & Giulietta. Da non perdere la Piazza Pio II dove si trovano Palazzo Piccolomini e la Cattedrale.

ASCIANO

Nel cuore delle Crete Senesi è uno dei comuni più antichi e interessanti del Senese. Di origine Etrusca e sviluppo romano, presenta ancora oggi un aspetto “medievale” nel suo caratteristico centro storico che conserva ancora oggi luoghi d’interesse come l’imperdibile Basilica Sant’Agata risalente all’anno 1000, ma dall’apparenza gotica dovuta al suo successivo ampliamento. Non solo storia, anche architettura moderna, come il Site Transituare, realizzato dall’artista francese Jean Paul Philippe e posto all’incrocio di tre stradine nel cuore delle Crete Senesi.

error: Content is protected !!