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MAI VENDERE LA PELLE DELL’ORSO…

Chi ha titolato articoli di giornale dando per blindata la qualificazione dell’Arezzo e salutando in anticipo la Viterbese, evidentemente, non ha avuto buoni maestri. Oppure non ha seguito attentamente le evoluzioni del calcio – e i relativi risultati – negli ultimi trenta anni, altrimenti  avrebbe vericato come, ogni tanto, anche i pronostici più estremi vengono ribaltati.

Certo, con altrettanto raziocinio si deve prendere atto che per la Viterbese servirà una grande impresa, ancor di più della conquista della Coppa Italia, ma la palla è rotonda e tre gol li può segnare anche un’altra squadra, oltre all’Arezzo. Rimangono, poi, le recriminazioni su quell’incredibile mischia del secondo tempo e quel pallone che sembrava la pallina impazzita di un flipper. Un gol in quel momento avrebbe potuto cambiare totalmente gli scenari, ma proprio perchè la palla è tonda. è accaduto.

Quindi, sempre meglio far tesoro dei proverbi dei saggi del passato – e apprezzare, invece, la cautela e l’intelligenza dell’allenatore Dal Canto – e ricordare di “non vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturato”

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