Basket

Donne. Terzo colpo di mercato: arriva Giulia Grimaldi!

Guardia di 1,73 nata a Roma il 7 aprile 1996, reduce da una stagione molto positiva nel secondo campionato nazionale con la maglia di Athena Roma che ha condotto fino alla salvezza dopo i playout segnando 12,4 punti di media.

Proprio nella società capitolina ha giocato per la quasi totalità della sua carriera finora, con l’unica eccezione di un campionato (2014/2015) disputato sempre a Roma ma con la maglia del Belize SRB.

Si può dire che Viterbo rappresenti per Giulia Grimaldi la prima vera esperienza lontano da casa ma non c’è stata nessuna esitazione nell’accettare: “Diciamo che cercavo una nuova sfida ed una società in cui poter crescere e migliorare, è arrivata la proposta di Viterbo e sono stata felicissima anche perché la mia ex compagna di squadra Giulia Bernardini ha giocato qui e mi ha parlato benissimo dell’ambiente, della società e dell’allenatore Carlo Scaramuccia. Abbiamo parlato e mi sento pronta ad iniziare questa avventura”.

Il suo approccio con il basket è stato del tutto casuale: “Non ho una famiglia di cestisti alle spalle, da piccola ho provato vari sport compresi il rugby e il calcio, poi però ho scoperto la pallacanestro, mi è piaciuta e non l’ho più lasciata”.

Si può dire che la stagione della svolta sia stata l’ultima, disputata in A2 con Athena: “Avevo buone aspettative ma sapevo anche di dovermi confrontare con un campionato di livello superiore ed avversarie molto competitive. Ho segnato più di quello che pensassi all’inizio, anche perché in squadra avevamo tante ragazze con punti nelle mani, e questo mi ha permesso di crescere come fiducia nelle mie possibilità, senza mai perdere di vista tutto ciò in cui devo ancora migliorare”.

Nemmeno un infortunio le ha impedito di portare avanti il suo ottimo campionato: “Mi sono fatta male al menisco del ginocchio e sono rimasta fuori circa due mesi ma poi ho ripreso e dopo qualche gara ho capito che fisicamente ero ok. Raggiungere la salvezza anche se ai playout è stato un ottimo risultato, frutto del lavoro di squadra e del legame che c’era tra tutte noi”.

Nell’eterno dilemma che caratterizza molte esterne (play o guardia?), Giulia ha le idee chiare: “Sono una guardia, nell’ultima stagione mi sono un po’ riscoperta tiratrice, prima mi affidavo maggiormente a contropiede e penetrazioni ma salendo con il livello del campionato affronti avversarie che sanno leggere bene le situazioni, sono più atletiche e ti mettono pressione anche sulle linee di passaggio. Penso di dover lavorare molto sull’uso della mano sinistra e sulle scelte, mi piace difendere e giocare in velocità, senza paura nel prendermi responsabilità in attacco”.

Gli obiettivi per questa stagione in maglia Belli 1967 sono chiari: “Sentirmi parte di un gruppo che lotta per un obiettivo comune, dove tutte sostengono le compagne e le incoraggiano qualunque sia il minutaggio che si ha. Per me è importante sapere di aver sempre dato tutto in campo e sono convinta che il miglioramento che mi sono imposta come giocatrice possa passare solo attraverso un grande lavoro di squadra.”

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