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AMARCORD. LE ORIGINI DEL VOLLEY NELLA CITTA’ DEI PAPI…

Dopo qualche anno di pionierismo, la squadra fu assorbita dalla nascente Barghini Sport, con giovani rampanti, i vari Navas, Stramaccioni, appunto, ed altri coetanei.

C’era tanta voglia di sfondare, ma Viterbo non riusciva a farlo, anche perché – nel frattempo – erano diventate ben quattro le società (c’erano anche la De Nicolò, il Ragonesi e la Uisp), nelle quali si frazionavano i migliori giocatori su piazza. 

L’intervento risolutore fu quello di Bastiani – presidente della Fabbri Editori, ex Barghini Sport – il quale riuscì a mettere tutti insieme, in un’unica società. Chiamò Tonino Verga come allenatore.

E nel giro di due anni iniziarono ad arrivare risultati “pesanti”: vittorie di più campionati, fino a raggiungere la serie C1.

Un successo che comincia a far diventare appetibile quella casacca, anche ai giovani della Tuscia. Qualcuno di loro approda a Viterbo. Primo fra tutti è Gianni Mascagna, che si “regalerà”, poi, una luminosa carriera, prima nel Volley eppoi nel “Beach”.

Il ragazzo di Ronciglione era stato scoperto durante i Giochi studenteschi: da semplice autodidatta era riuscito a conquistare il titolo regionale.

Non male per uno che fino a quindici anni si era cimentato soprattutto con l’atletica. Non fu difficile convincerlo a coltivare quella straordinaria potenzialità che il sedicenne si portava appresso. Il ragazzo del ’67 iniziò nel 1985, inanellando una serie impressionante di città – e cittadine – in cui si fece valere, da Civitavecchia ad Ancona, dal mare della Sardegna al lago Trasimeno, da Roma a Spoleto.

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