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LA GERMANIA CAMPIONE D’EUROPA DEL ’72

di Massimo Prati

Bruxelles, 18 giugno 1972, Stadio Heysel (43 066 spettatori)

Germania Ovest- Unione Sovietica 3-0
Marcatori: Müller 25’; Wimmer, 52’; Müller, 58′. 

GERMANIA. Maier; Beckenbauer (capitano), Breitner, Schwarzenbeck; Netzer, Wimmer, Hoeness; Kremers, Müller, Heynckes. In panchina: Kleff, Bonhof, Bella, Grabowski, Löhr. Allenatore: Helmut Schön

URSS. Rudakov; Dzodzuashvili, Troshkin, Kaplichni, Istomin; Khurtsilava (capitano), Kolotov, Baidachny (Kozinkevich 66′), Konkov; Banishevskiy (Dolmatov 46′), Onischenko. In panchina: Pilguy, Matvienko, Muntyan. Allenatore: Aleksandr Ponomarev.

La Germania, davanti a Sepp Maier, schierava una linea difensiva di quattro elementi. Da sinistra a destra, a difesa del portiere tedesco, c’erano infatti:
Breitner, Schwarzenbeck, Beckenbauer e Höttges. Davanti a loro una linea mediana con Netzer a sinistra, Wimmer al centro e Hoeness a destra. E poi la linea d’attacco: Kremers in posizione di ala sinistra, Müller al centro e Heynckes schierato all’ala destra.

I sovietici rispondevano con Rudakov in porta e, a sua protezione, una linea di difesa a quattro, con Dzodzuashvili laterale di destra, Khurtsilava (capitano della squadra) e Kaplichni difensori centrali e Istomin laterale di sinistra. Il centrocampo dei russi vedeva Kolotov in mezzo con Troshkin e Konkov ai lati. Infine, l’attacco era composto Baidachny a sinistra, Banishevskiy al centro e Onischenko a sinistra.

I tedeschi iniziano il match portando subito una serie di attacchi alla porta sovietica, mentre i russi, in questa prima frazione di gioco, producono solo un’azione veramente pericolosa, con un tiro spiovente dalla lunga distanza che finisce di poco al di sopra della porta di Maier.

Poco dopo la Germania passa in vantaggio. Al 25′, infatti, Netzer colpisce la traversa della porta tedesca con un tiro di oltre una ventina metri dalla sinistra. La palla rimbalza e arriva Josef Heynckes. L’attaccante tedesco, avanza di un paio di metri e poi fa partire un tiro potente. Rudakov riesce a respingere ma Müller è in agguato e, per lui, è facile andare a rete di destro, con un tiro da dentro l’area piccola,

Dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa, arriva il raddoppio tedesco. Al 52′, il numero sei della Manschaft, Herbert Wimmer, raccoglie un passaggio di Netzer nell’area dei russi e batte il portiere sovietico con un tiro basso e angolato che entra alla sua sinistra.

Il terzo gol di Müller è splendido perché arriva a termine di una doppia triangolazione. Triangolazione che lui stesso aveva iniziato a centrocampo. Müller, poco oltre il cerchio del terreno di gioco, leggermente decentrato sulla sua destra chiede e ottiene uno scambio a seguire con Heynckes. Nel prosieguo della sua azione Müller punta subito la porta dei russi e sembra quasi non curarsi di dove è la palla (ormai è oltre la tre quarti dei russi). Il pallone, nel frattempo, da Heynckes è andato sulla destra per Schwarzenbeck. Questi rimette la palla nel centro dell’area sovietica, dove Müller si era appena accentrato e inserito. A quel punto, il centravanti raccoglie il suggerimento del proprio compagno di squadra e fa gol in corsa, con un forte tiro di destro.

La partita finisce tre a zero e, per usare le parole del commentatore tedesco, i giocatori della Germania sono gli “Europameisters”.

La Germania vinceva così gli Europei e scaldava i motori per la vittoria mondiale del 1974.

 

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