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IL SUCCESSO DELLA “BOLLA” NBA …

La NBA è stata la prima lega sportiva statunitense a fermarsi e una delle ultime a ripartire, tornando in campo dopo 4 mesi e mezzo di stop: un tempo necessario per organizzare all’interno di Disney World a Orlando un campus isolato dal resto del mondo che ha permesso ai giocatori di concludere la stagione in sicurezza.

Il risultato più importante, oltre al titolo conquistato dai Los Angeles Lakers, è stato proprio quello: 96 giorni nella bolla e zero casi di positività al Coronavirus. Il successo si trova proprio nei numeri: circa 300 giocatori, più di 1500 persone tra staff, medici, giornalisti, addetti alle pulizie, arbitri, familiari, ospiti, hanno vissuto senza che nessuno abbia saltato un test, senza che una delle 172 gare venisse rinviata.

Merito del commissioner Adam Silver. Nel giorno in cui si celebrava la finale vinta dai Los Angeles Lakers sui Miami Heat, la NFL di football aveva rinviato già otto partite a causa dei contagi. Una gara di baseball su tre, ad agosto, era saltata. Sempre America, ma l’NBA ha funzionato come un mondo a parte.

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