AmarcordUS Viterbese

QUANDO FACCI SBANCO’ LA PALAZZINA COL SUO TERANO …

SERIE C1/B: 2003-2004

VITERBESE-TERAMO 2-4
VITERBESE (4-4-2): Paoletti 6; Gimmelli 5 Bianconi 5 Sibilano 5,5 Di Sauro 5 (1’ st Filosi 5); Cingolani 5 Favo 5 Gazzi 5 (8’ st Zazzetta 5) Mannucci 5 (8’ Marzullo 5); Martinetti 6, Evacuo 5. A disp. Musella, De Toma, Pollini, D’Alessandro. All. Carboni
TERAMO (4-4-2): Mancinelli 6,5; Vincenti 6  Ola 7 Zanetti 6,5  Facci 6,5;  Manni 6,5, Miglietta 6 (13’ st Scarlato 6)  Nicodemo 6,5 Quadrini 7,5; Taua 7,5 (1’ st Manca 6)  Deflorio  7 (24’ st Bonfanti sv). A disp. Fumagalli, Armenise, Ayala, Mancino. All. Zecchini 
ARBITRO: Celi di Campobasso

Guardalinee: Cabboi di Nuoro e Caddia di Cagliari
RETI: 9’ pt Taua (T),  26’ pt Taua (T), 40’ pt Deflorio (T), 42’ pt Taua (T), 13’ st Martinetti  (V), 37’ st Evacuo (rig.) (V)

AMMONITI: Quadrini (T), Ola (T), Nicodemo (T), Scarlato (T)
Note: Angoli 4-3 per la Viterbese, Spettatori paganti 2.017 (compresi abbonati),  con rappresentanza ospite di circa 200 unità, per un incasso di 40.340 euro. Recuperi: pt 1’ st 4’.

Prima della gara è stato osservato un minuto di raccoglimento alla memoria di Augusto Ciambella, padre del team manager della Viterbese, scomparso nei giorni scorsi.

 

VITERBO – Viterbese, un crollo davvero inaspettato! Nel giorno in cui, infatti, era attesa il riscatto della formazione di Carboni è arrivata una pesante battuta d’arresto, la prima sconfitta interna di questa stagione, il primo vero ko di un girone di andata chiuso, comunque, a quota 32 punti, difficilmente preventivabile all’inizio della stagione.

Una Viterbese in chiara difficoltà è stata superata di slancio da un Teramo in gran forma, che per l’occasione ha trovato un realizzatore d’eccezione in Vincent Xatie Taua.

L’ex dell’Isernia è riuscito a realizzare, infatti, ben tre reti in soli quarantacinque minuti (più spettacolare è la prima: avvia Quadrini, De Florio parte sulla destra e mette in mezzo all’area dove Taua colpisce con un virtuosismo) e andando vicinissimo alla quarta segnatura. Poi, a sorpresa, è rimasto negli spogliatoi all’intervallo, tenuto precauzionalmente a riposo da Zecchini per via di un risentimento muscolare.

E vista l’incidenza del giocatore 25enne di Caledonia nell’economia dei risultati del Teramo, il tecnico abruzzese si è ben guardato dal rischiare di perderlo per domenica prossima.

Sta di fatto, però, che, con l’uscita di scena del suo colored “triplettista”,  il Teramo ha spinto molto di meno sull’acceleratore nei secondi quarantacinque minuti, anche per via di un vantaggio di quattro gol che inevitabilmente porta ad abbassare la guardia,

Sicuramente meno da quando, poi, è uscito anche Deflorio, altro grande protagonista della gara, che ha duettato in perfetta sintonia con Taua, segnando un gol (diagonale che si è infilato a radere il palo lungo), mettendo lo zampino anche su altre realizzazioni abruzzesi.

La linea di continuità, di un Teramo apparso irresistibile nella prima parte e che ha saputo contenere il forcing finale della Viterbese, è da ricercare sicuramente nel 23enne romano Quadrini, la vera essenza propositiva di un undici cosi facilmente in grado di maramaldeggiare a Viterbo.

Quadrini ha messo da subito in difficoltà il centrocampo di casa. Partendo dalla sua zona sinistra, e puntando in avanti, si è piazzato tra Cingolani e Gimmelli: nessuno dei due, però, è riuscito a trovargli delle misure adatte e da quella parte sono partiti i pericoli più grossi per l’undici di Carboni.

Ma non solo. Quadrini è stato abilissimo nel proporsi in un secondo lavoro tattico di grande spessore, tagliando all’improvviso al centro, eppoi verso il fronte opposto, spiazzando, in più di un’occasione, talvolta i pezzi centrali del reparto nevralgico gialloblù, spesso in inferiorità numerica nonostante gli schemi delle due squadre perfettamente uguali.

Ecco, questi i segreti di un successo rotondo, oltre alla condizione atletica invidiabile e alla “fame” di risultati, che hanno tenuto sempre allertati i difensori abruzzesi, Ola su tutti, pronti a scaraventare anche in tribuna il pallone, all’occorrenza.

Per la Viterbese, indubbiamente, si tratta di un pomeriggio da dimenticare di un girone d’andata ricco di soddisfazioni, e di ripartire da quella reazione finale che ha visto il capitano Martinetti (tanti applausi per lui dai sostenitori gialloblù) ancora una volta l’uomo che non molla mai, che ha segnato su punizione (deviazione di Zanetti), si è procurato il calcio di rigore realizzato da Evacuo ed ha tentato fino al triplice fischio di superare ancora Mancinelli e rendere meno cocente la sconfitta.

 

 

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