CalcioUS Viterbese

IL GIALLOBLU MEGELAITIS DECIDE L’AMICHEVOLE DI SAN MARINO

SAN MARINO-LITUANIA 1-2

SAN MARINO [3-5-2]: E. Benedettini; Ma. Battistini, Palazzi, Fabbri; D’Addario (dal 61’ Zafferani), Mularoni (dall’81’ Hirsch), Mi. Battistini (dal 72’ E. Golinucci), A. Golinucci, Grandoni (dall’81’ Raschi); Stefanelli (dal 46’ Vitaioli), Rinaldi (dal 61’ Ceccaroli). A disposizione: Simoncini, S. Benedettini, Franciosi, Vitaioli, Berretti, Tomassini, Censoni. Allenatore: Fabrizio Costantini.

LITUANIA [4-1-4-1]: Plūkas (dal 46’ Gertmonas); Vaitkūnas (dal 62’ Mikoliūnas), Šatkus, Utkus, Baravykas; Mėgelaitis, Lasickas (dall’81’ Kazlauskas), Golubickas (dal 46’ Slivka), Černych, Milašius (dal 67’ Novikovas); A. Klimavičius (dal 61’ Kučys). A disposizione: Bartkus, L. Klimavičius, Širvys, Sirgėdas, Kružikas, Verbickas. Allenatore: Valdas Ivanauskas.

Arbitro: Deniz Aytekin (GER).
Assistenti: Christian Dietz (GER), Markus Sinn (GER).
Quarto ufficiale: Luca Zani (ITA).

Ammoniti: Mėgelaitis, Palazzi.

Marcatori: 13’ A. Klimavičius, 27’ Mėgelaitis, 61’ Fabbri. 

La buona tradizione della Nazionale di San Marino, sovente in gol nelle amichevoli ufficiali, si conferma anche contro la Lituania. Filippo Fabbri iscrive il proprio nome nell’albo storico dei giocatori che hanno esultato con la maglia biancoazzurra, coronando così una serata di festa ed entusiasmo che la Nazionale regala a sé stessa e ai propri tifosi – pur senza il conforto del risultato – nel giorno del ritorno in campo dopo le ultime European Qualifiers. Allo Stadium c’è un pubblico numeroso e gioioso ad accogliere i Titani nella serata che apre il nuovo ciclo targato Fabrizio Costantini. Il Commissario Tecnico sceglie il 3-5-2 come abito per il debutto ufficiale. A comporre il tandem d’attacco due dei rientranti, Stefanelli e Rinaldi, supportati da un centrocampo composto da Alessandro Golinucci, Michael Battistini e Mularoni in posizione più centrale, D’Addario e Grandoni sulle fasce. E proprio le corsie laterali sono il terreno che la Lituania sonda all’inizio per avvicinare la porta di Elia Benedettini. Ma senza trovare brecce, anche perché i Titani coprono gli spazi con grande attenzione, caricati dal rumore festoso del pubblico, che sottolinea ogni giocata dei propri ragazzi con “ooh” entusiastici ed applausi. Applausi che si intensificano all’indirizzo di Elia Benedettini quando, al 9’, il portiere di casa salva la porta con una prodezza sulla conclusione di Golubickas scoccata dal cuore dell’area. L’episodio, però, ha l’effetto di sbloccare in qualche modo gli ospiti. Che riescono a trovare la rete del vantaggio pochi minuti dopo: Augustinas Klimavičius si avventa come un falco sul traversone ben perfetto di Vaitkūnas e di testa non lascia scampo al portiere di casa. La Nazionale del Titano reagisce alzando le linee. Danilo Rinaldi mette sul campo tutta la propria voglia di ben figurare nella serata del ritorno. È lui, al quarto d’ora, a conquistare e scodellare in area una punizione dalla tre quarti: Mularoni anticipa tutti, ma il colpo del centrocampista è fuori bersaglio. Dieci minuti più tardi, altro riflesso provvidenziale di Benedettini sul tiro di Černych che, deviato, si era caricato di veleno, non abbastanza però per far capitolare l’estremo di casa. La Lituania in ogni caso resta in zona e al 27’ trova il raddoppio su corner: batte Milašius col mancino, Mėgelaitis sceglie perfettamente il tempo dell’inserimento e di testa infila la palla a ridosso del palo lontano, con Benedettini impotente. Scollinata la mezz’ora, San Marino si rivede in avanti con una bella trama che sfocia sul corridoio di sinistra, con Grandoni che si inserisce coi tempi giusti ma sbaglia la misura del cross, troppo lungo per i tanti Biancoazzurri intervenuti a riempire l’area. Nel finale, Lituania ancora pericolosa con il cross affilato di Golubickas per Klimavičius, anticipato coi pugni da Benedettini. Dall’altra parte, un paio di cross consecutivi non sorprendono la difesa in casacca gialla, vigile sia su Stefanelli che sugli altri incursori biancoazzurri. Proprio l’attaccante del Pennarossa è il primo a lasciare il terreno di gioco: al rientro dall’intervallo c’è Matteo Vitaioli al fianco di Danilo Rinaldi. Per l’attaccante del Tropical Coriano – a segno proprio contro la Lituania nel settembre 2015 – questa diventa la presenza numero 72 in Nazionale, una in meno rispetto al recordman Andy Selva.

Nella ripresa San Marino è sempre vivo e pimpante: una punizione calciata da Rinaldi porta un pericolo potenziale alla retroguardia ospite, attenta a liberare l’area. Poco dopo, un bel mancino al volo di Grandoni “rischia” di accorciare le distanze, non fosse che alla estrema precisione del tentativo – la palla sarebbe finita all’incrocio – non corrisponde adeguata forza: Gertmonas blocca. È comunque una Nazionale di San Marino che mostra chiaramente la propria voglia di premiare il proprio pubblico con qualcosa di tangibile. E l’intenzione diventa azione quando Palazzi indovina il tempo dello stacco e di testa asseconda perfettamente l’inserimento di Fabbri. Il resto è farina del sacco del classe 2002: il suo mancino al volo è perfettamente direzionato e per Gertmonas, subentrato nel frattempo a Plūkas, non c’è proprio nulla da fare. La tribuna esplode mentre il difensore in forza al Forlì che trova la prima esultanza in Nazionale maggiore – viene letteralmente travolto dai compagni. Fioccano intanto i cambi, con Costantini che, dopo Ceccaroli e Zafferani, inserisce nella mischia anche Jacopo Raschi, all’esordio con la maglia della Nazionale maggiore. I Titani non smettono di correre, trascinati dal calore della tribuna, ma è la Lituania ad avvicinarsi di più alla rete, pur senza costruire occasioni trascendentali. Benedettini interviene a mano aperta sul tiro di esterno che Kučys scaglia da posizione defilata; poi c’è un metro abbondante a separare il calcio di punizione di Novikovas dalla traversa della porta di casa. Qualche piccola scaramuccia subito risolta non rovina le ultime fasi di gioco di una gara che per la Nazionale di casa mantiene tutti i connotati di una festa: i 580 presenti in tribuna, fra cui tantissimi bambini, applaudono con calore i Titani all’uscita dal terreno di gioco, impreziosendo ulteriormente la meravigliosa cornice di una serata destinata a rimanere nella memoria.

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