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TRE ANNI FA “LE GRANDI OCCASIONI” …

“E’ stata una serata speciale per me, esattamente come avevo sperato di viverla.Anche la pioggia e i temporali annunciati da tutti i siti meteo italiani non c’è stata e il Tennis Club Viterbo è rimasto illuminato dal sole, fino al momento della presentazione. Ne ho fatte tante, ma se non dicessi che questa è stata diversi, molto più prodiga di sensazioni ed emozioni, non direi la verità. Ringrazio tutti, uno per uno, quelli che hanno condivido con me un momento a cui avevo affidato la mia doppia gioia.
Ringrazio Massimiliano Affinita – in rappresentanza del club – per le bellissime parole che mi ha riservato, così come ringrazio paola Paola Bugiotti per aver portato il saluto del Comune di Viterbo,
Grazie e Pietro Barbanera – in rappresentanza dell’intera Accademia Barbanera – per questo viaggio editoriale giunto al sesto anno, eppoi Alfonso Talotta, sportivo, artista, sensibile alla musica e alla cultura. Grazie a li abbiamo rivissuto per qualche attimo la Viterbese di oggi e quella di ieri, per quest’ultima, i racconto di Roberto Vuerich sono apparsi illuminanti.
Ringrazio Guido De Alexandris per aver raccontanti gli aneddoti dei pionieri del basket, così come Alberta Conti per la consueta classe nel trattare la pallavolo.
Grazie a Roberto Ballarotto e Mirko Marianello per aver fatto rivivere il mito di Hector Rincones, vero fuoriclasse del baseball.
Grazie al gruppo del Pandone, persone splendide come Nicoletta Mazzuca, Deborah Proietti Petretti, Rosaria Bernardini, Claudia Foggetti, per la presenza, per la compagni e per l’apprezzato regalo dell’animale più bello al mondo, quello che non dà fastidio a nessuno, che si mangia due “ghiande”, ma se per caso provi a dargli una bastonata, allora reagisce e “ti si mangia”. A loro ripeto – dopo averlo detto di persona- di continuare ad essere un gruppo coeso per emarginare incapaci e disturbati.
Ringrazio anche bianca Bianca Maria Alcini, Loredana Serafini, Annarita Moracci, Vittorio Massimi, gli immancabili Tonino Mecorio, Giuseppe Patassini, Franco Fabri, il “lui” della grande coppia che forma con Monica Di Lecce, giornalista tra le poche a saper fare il proprio lavoro come ci avevano tramandato i nostri predecessori, che si eleva dalla giungla attuale.
Grazie a Massimo Agneni e al ritardatario Luca Domenico Scipioni, per esserci ogni volta, così come Shaid, una scoperta per me, disponibilissimo per la parte logistica del circolo, per organizzare la location e tanto altro: quando Paolo Ricci me lo aveva messo a totale disposizione non immaginato fosse così efficiente.
Infine – ma al primo posto nel mio cuore – “Dodino”, Eleonora Di Marco e Andrea Friso, che hanno anche voluto regalarmi – decisamente a sorpresa – qualcosa di molto gradito per uno dei due traguardi tagliati da me.”
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