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AMARCORD. I MOTORI NELLA TUSCIA…

Il karting cominciò a imperversare in diversi centri della Tuscia negli anni settanta. Partendo da Sutri, dalla Sagra del Fagiolo, si espanse a macchia d’olio e in gran parte delle feste patronali campeggiava sui manifesti dei festeggiamenti una corsa con protagonista il kart.

Poi tutto si fermò tragicamente quando a Castiglione in Teverina si verificò un episodio luttuoso, con un kart che salì sulle ruote di  un altro, investendo il pilota Tocchi – persona di grande spessore – in modo fatale.

L’impulso per ricominciare – tantissimi anni dopo – lo ha dato la realizzazione del circuito internazionale di Viterbo.

E’ lì che ho conosciuto il personaggio che non t’aspetti: Luigi De Laurentis, figlio del patron del Napoli che corre in kart proprio nella scuderia viterbese DBM Racing.

“Mio padre – ci disse Luigi – mi avrebbe voluto probabilmente più sulla panchina del Napoli che a guidare un kart, forse anche perché ha paura, anche se è un grosso appassionato di motori”.

Accanto a lui la faccia sempre sorridente di Carlo Accattoli, che in mezzo ai motori ci è praticamente cresciuto, con una passione senza eguali, che lo porta ad amare tutte le discipline motoristiche, che sa tutto di tutti.

E’ lui una delle anime della DBM, la scuderia del capoluogo fondata quasi per gioco, per divertirsi con gli amici, diversi anni fa. Per partire il venerdì pomeriggio e trascorrere tutto il weekend in allegria, con qualcosa che fosse anche creativo e stimolante

“Siamo partiti da zero – dice Carlo Accattoli – perché non avevamo nulla. Abbiamo cercato di assi-curarci una strut-tura, acquisendo un autotreno adi-bito ad officina ed andare in pista.

La prima bella esperienza l’abbiamo fatto con Pasquale Gallo: abbiano vinto in una categoria in cui si sono cimentati anche Hamilton e Rosberg, in giovanissima età. Pasquale, padre del pilota Giuseppe Gallo, è stato sempre un ragazzo meraviglioso. Preparava e impostava le sue gare studiandole prima di scendere in pista. Da qui un meraviglioso ricordo vola alla gara dell’internazionale CHAMPIONKART – a Iesolo – dove, partendo secondo per la finale, aveva programmato un sorpasso entro il secondo giro, prima che le sue gomme avessero un decadimento, essendo già usurate da due giorni di gare, Vinse, e questo resterà sempre indelebile nel nostro ricordo.  

A Gallo si aggiunse Luca Pagliai, che regala altri successi ad un gruppo che deve, sempre più, fare i conti con una crisi economica che non risparmia nessuno. L’entusiasmo rimane, però, quello di un tempo, anche se la scuderia un po’ ridotta, imperniata sullo stesso Luca, a cui di è aggiunto il fratello Andrea Pagliai. Insieme hanno ottenuto ottimi risultati su pista asciutta, prima che il team decidesse di esplorare nuovi orizzonti, passando ai Motori IAME.”

Accattoli confessa di essere molto gratificato dal rapporto stabilito con una persona che considera importante a livello internazionale, Luciano Aru, che fornisce oli a importanti moto vincenti, sia del cross che della velocità.  E’ con lui che – quando gli impegni della DBM lo consentono – gira l’Europa e il mondo per seguire le più svariate gare. Dando anche uno sguardo a Luca Del Canuto, l’ultima scoperta viterbese nel mondo della velocità. Campione Italiano Velocità “National Tropy 600” nel 2013, tornato sul podio con la Yamaha R6 a Vallelunga dopo un incidente che lo ha bloccato per oltre due anni. Insieme a lui l’altra punta di diamante dello “Shark’s”, Alessandro Labate, campione italiano Supermotard 2015, impegnato nel 2016 nel campionato Italiano e all’esordio nell’Europeo.

(DAL LIBRO “CARO SPORT TI SCRIVO”)

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