LO SCUDETTINO DI TARANTO, CON IL KO (0-5) DELLA VITERBESE

(cdm) Amarcord e scudettino. In questa occasione non si può non ricordare quello della Viterbese nel ’95, con Bagnato allenatore. Dopo il passaggio del primo turno (vittoria alla Palazzina con gol di Mattoni e pareggio in Veneto con rete allo scadere di Cozzella) i Gialloblu uscirono in semifinale a Taranto, dopo una lunga trasferta in pullman.

“Facemmo un tragitto – ricorda Bagnato –  interminabile e quando avvistammo le prime luci della città di Taranto, tutti i giocatori chiesero di potersi fermare per il bisogno impellente di andare al bagno. Ma il bagno altri non poteva essere che un praticello vicino alla strada. E quando sembrava si potesse trovare un po’ di sollievo, ecco arrivare una volante della Polizia a sirene spiegate che ci rifece immediatamente risalite sul pullman e per le incombenze fisiologiche dovemmo aspettare ancora un’oretta, quando arrivammo all’albergo, vicino allo stadio. La partita, poi, andò male: la giocammo in uno stadio strapieno, che faceva tremare le gambe, se non ci eri abituato!”

Per la cronaca, la Viterbese resistette solo una mezzoretta,. Prima di essere travolta dalla tripletta di Cipriani, un bomber di razza, così come andò in gol Sossio Aruta, poi diventato protagonista del salotto di Uomini e Donne della De Fillippi.

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