“BACKUP”. MAURIZIO COPPOLA, ALFREDO BALLONI E VITTORIO COZZELLA …
MAURIZIO COPPOLA
Centrocampista forte e possente fisicamente, faceva della grinta la sua arma migliore, ma anche il piede non era da meno. Era portatore – molto sano – di esperienza, ma anche di entusiasmo, il tutto unito alla rabbia agonistica giusta per vincere tutto, per regalare, a Gaucci e a Viterbo, i successi che aspettavano da anni.
In quel campionato stravinto in serie C2 – del 1999 – c’era la sommatoria di tutta la carriera, dalla tanta gavetta, nelle categorie minori, alla gioia della serie A, vestendo la maglia del Cagliari guidato da Claudio Ranieri.
Eppoi la serie B, con, ad esempio, il Cosenza di Edy Reja, ma, soprattutto, la promozione in serie A con il Padova allenato da Mauro Sandreani.
Rimane famoso soprattutto per un gol passato alla storia della società veneta, quella rete che regalò la vittoria – e quindi la promozione in serie A – contro il Cesena. Un gol da antologia, un video che è ancora molto cliccato, anche a distanza di tanti anni.
ALFREDO BALLONI
E dopo Colagè – in ordine cronologico – un altro esponente della Tuscia ha disputato il giro d’Italia, nell’ambito di una carriera da professionista che ancora dura.
Alfredo Balloni, il ragazzo di Blera, ha scalato i gradini delle gerarchie, legato in modo particolare al numero 27, quello di Gilles Villeneuve. Che gli portò fortuna a Imola, quando conquistò il titolo italiano under 23, dopo averlo fatto nelle altre categorie giovanili. Balloni è stato un ragazzo del terzo millennio, uno di quelli del ciclismo moderno fatto di gente sveglia, che si costruisce anzitempo il proprio futuro. Lui, ad esempio, oltre a correre, è già diventato anche manager. Si cimenta in gare su strada e nella mountain bike, in Italia e negli Stati Uniti, a Charlotte e nel Tennessee.
VITTORIO COZZELLA
Uno degli ultimi centravanti vari del calcio viterbesi, uno di quelli a cui davi due palloni ed uno te lo trasformava in gol. A Viterbo il suo strepitoso canto del cigno, prima di attaccare gli scarpini al chiodo, contribuendo alla storia promozione in serie C2 dopo venticinque anni di attesa, segnando quattordici gol prima dell’addio.
Debutta fra i professionisti a 17 anni nel Cassino dove gioca in Serie C2. In seguito milita in Serie C1 per un anno e mezzo con il Treviso, prima di passare al Brescia dove esordisce in Serie B nel 1981 e rimane poi con le rondinelle anche nella successiva stagione in Serie C1.
Seguono tre stagioni in Serie B, la prima con la maglia del Pescara, la seconda con quella del Cesena e la terza con quella del Catanzaro che poi retrocede in Serie C1, categoria dopo Cozzella rimane per un anno. Nel 1987 passa alla Salernitana dove gioca in terza serie fino al mese di novembre del 1988, quando si trasferisce al Cosenza dove disputa il resto della stagione, l’ultima che lo vede calcare i campi di Serie B.