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“BACKUP”. ANDREA GASBARRI, LORENZO SIBILANO, ERALDO GABRIELLI …

ANDREA GASBARRI

Inizia l’attività nel 1981 nel gruppo sportivo pomeridiano della scuola “Tecchi”, presso il Campo Scuola di Viterbo, seguito dal suo insegnante Giuseppe Misuraca, che diventerà in seguito anche suo allenatore fino al termine della sua carriera sportiva. Atleta metodico e molto continuo nell’impegno negli allenamenti, ha costruito negli anni un’ottima tecnica individuale di corsa oltre alle grandi capacità tattiche ed agonistiche con la spiccata predilezione degli ottocento metri, che gli permetteranno di fare incetta di titoli provinciali e oltre che gli permetteranno di essere aggregato più volte alla nazionale juniores. Spiccano, tra gli altri, tre titoli di campione d’Italia, quello studentesco di Pescara, in cui stabilisce il nuovo record italiano della categoria, quello Universitario di Genova e quello delle Promesse, in quel di Cesenatico. Ha gareggiato all’estero in Cecoslovacchia, Irlanda e Francia.

LORENZO SIBILANO

Entra di diritto nel novero degli ex gialloblu che hanno lasciato una traccia indelebile nella storia della Viterbese, o per durata o per valore o – magari – per entrambi. Guardando chi sono oggi i difensori della massima serie ci si chiede seriamente come non abbia potuto fare la stessa carriera uno come lui, bravissimo padrone di casa dentro la propria area di rigore e uno dei portacolori di quella splendida Viterbese che ha sfiorato la serie B per poi sprofondare nel fallimento.

Per la verità Sibilano la serie A l’aveva accarezzata a 19 anni con la casacca del Bari, squadra con cui giocò anche tra i Cadetti segnando anche tre gol, un “vizio” che non ha mai perduto, tanto è vero (oltre ai 2 che realizzò a Viterbo) che lo scorso anno – tornando dalle parti di casa sua – giocando con l’Andria in serie C1  ne ha messi a segno ben cinque.

Compone un eccezionale gruppo di centrali gialloblu di cui fanno parte: Paci, Bianconi, Marcato e Parlato su tutti.

ERALDO GABRIELLI

Protagonista del rugby viterbese degli anni 70 e 80, dalla classe cristallina, uno tra i più forti giocatori cresciuti a Viterbo,  punta di diamante per più di un decennio. Un numero 10 che aveva nella precisione del gioco al piede e nella velocità di esecuzione delle fasi di attacco le sue doti migliori. Gabrielli è stato punto di riferimento per tutto il movimento anche fuori dal campo. Motivatore e guida per tanti ragazzi che in quegli anni si sono approcciati allo sport che lui amava incondizionatamente. Il destino non gli ha però permesso di continuare nella sua opera di divulgazione, andandosene troppo presto all’età di 56 anni. A ricordo, è a lui intitolata la Club House del rugby Viterbo come riconoscenza del suo contributo di uomo di rugby a 360 gradi.

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