MERCATO. D’ANTONI ARRICCHISCE IL SUO PUZZLE. L’EX FANASCA ANCORA IN CAMPO …

“Tutto chiacchiere e mercato”, potrebbe essere la parafrasi del cinema traslata al mercato di casa nostra, intendendo per casa nostra il calcio laziale. A poche delle voci circolanti segue poi una effettiva veridicità, ma visto che dobbiamo starci lo stesso, proviamoci, in questo mese di giugno.

Con l’inizio della preparazione e la programmazione delle prime amichevoli termina questo spazio, che lascerà il posto, quindi, ai primi  test estivi. Vediamo allora di fissare qualche punto di questo ultimo appuntamento.D’Antoni continua a mettere  insieme i pezzi che il patron Daniele De Rossi gli sta mettendo a disposizione, come ad esempio Samuele Vianni, attaccante, classe 2001, che sembrava un predestinato un paio di anni fa.  Un ex  della Viterbese non intende ancora attaccare le scarpe al chiodo nonostante  la veneranda età. E’ Orlando Fanasca, addirittura classe ’83, che non ci pensa proprio, almeno per il momento, di smettere ed ha accettato l’offerta del Cynthia.

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Praticamente due “Viterbesi” effettivi, D’Antoni che è capranichese e Davide Buono che divenne qualche  anno fa  civitonico di adozione per i tanti annui trascorsi alla Flaminia, di cui diventò bandiera di primaria importanza. Entrambi si ritrovano all’Ostiamare alla  corte  del “patron” Daniele De Rossi, che sembra voler alzare l’asticella delle ambizioni al prossimo campionato di serie D. Saranno, appunto, D’Antoni e Buono due pedine funzionali a questo progetto che sta portando avanti  l’ex capitano della Roma? Si vedrà.

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Entusiasmo a Tarquinia per  vedere le prime mosse  della nuova società, frutto di una fusione intelligente, esempio da  seguire per tanti altri paesi dove una rivalità  sterile e dannosa fa proliferare realtà senza  alcun futuro. Caputo allenatore è una garanzia, così come una garanzia per  l’Astrea è l’ingaggio di Stefano Del Canuto e ora c’è solo da vedere  dove i romani saranno collocati, se nel girone centrale, come lo scorso anno, o se tornerà nello stesso raggrumanti della  Sorianese, squadra che inizierà a sudare dal 4 di  agosto, qualche  giorno dopo della Favl Cimini Viterbo, da cui si attendono  le varie ufficialità. Il tutto in un campionato di Eccellenza dove il Pomezia  ha precorso i tempi – prendendo allenatore e giocatori – ma che potrebbe  aver bisogno per poter essere il Valmontone dello scorso anno, mentre sii sta dando molto da fare l’Aranova, dove la società sembra voler mettere a disposizione del bravo Scarfini un organico di tutto rispetto. E a Siena – iin serie D – approda l’attaccante Matteo Menghi, classe 2001, cresciuto nelle giovanili della Viterbese, con cui esordì anche in Serie C.

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Oggi o domani dovrebbero arrivare notizia dalla Favl Cimini Viterbo, anche per lo staff, del quale mancherebbe ancora l’ufficializzazione del team manager e dell’operazione della comunicazione. Oggi, intanto, sii chiude il ciclo dei  test dedicati ai r ragazzi under e l’ultimo appuntamento odierno  riguarda gli  Under 19. 

La vecchia conoscenza, il “viterbese” Davi D’Antoni passa ad una panchina molto  ambiziosa, quella dell’Ostiamare che il proprietario Daniele De rossi sembra voler far diventare assai ambiziosa, ma che per fa questo dovrà cominciare a mettere a disposizione di D’Antoni una consistente dose di rinforzi di rilievo.

Mauro Ventura, quello che organizza il raduno estivo per calciatori disoccupati è anche confermato come direttore tecnico del Monti Prenestini, che vorrebbero fare un altro salto di categoria, così come, in  terra di Tuscia vorrebbero farlo il Pianoscarano, il cui staff è stato completamente rinnovato, e la neopromossa Atletico Cimina, che punterebbe ad una fascia d’élite e i primi arrivi sembrerebbero  confermarlo. 

E c’è attesa per il primo comunicato del CR Lazio con i nomi delle squadre iscritte Eccellenza, soprattutto per vedere il ripescaggio della Sorianese  e il cambio dii denominazione della Favl Cimini Viterbo. 

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In attesa che Viterbo scelga gli under tornati obbligatori, comincia tutta una serie interminabile di conferme da parte della maggior parte delle società,che non si sa ancora se potranno dii nuovo essere protagonista, come Maccarese, Civitavecchia, Colleferro e Nuova Florida, ma che intanto non stanno al palo ad aspettare. Costretto ad aspettare, invece, è il Montespaccato, che deve sapere se sarà ripescato in serie D, categoria dove si aspettano le mosse della Flaminia e dove si è aperta un’asta per il bomber Benedetti, capocannoniere lo scorso anno. Sempre in questa categoria è lecito attendersi un salto di qualità da parte dell’Ostiiamare, il cui proprietario Daniele De Rossi, difficilmente si accontenterà di “vivacchiare”. Potrebbe voler alzare l’asticella anche il Trastevere, che avrà in panchina Marco Bernardini, con il secondo Tajarol, che è stato uno  dei più grandi attaccanti del  calcio laziiale.

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II ritorno della società tarquiniese coincide con l’arrivo in panchina di un tecnico di apprezzate qualità come Paolo Caputo, che approda con l’intento di lavorare con passione, valorizzare i giovani del territorio e costruire un gruppo solido e determinato. Davvero di  meglio non avrebbe potuto fare la società che ritorna, una società che aveva scritto pagine storiche in passato.

Nella capitale, invece, nel segno  della continuità in casa Aureliantica, dopo la salvezza conquistata nel play-out contro la Luiss. I capitolini hanno annunciato la conferma del Direttore Sportivo Claudio Carelli e del tecnico Daniele Lo Monaco.

La società Fonte Meravigliosa, invece, annunciare la nomina – si tratta di un ritorno – di Mario Gattinara come Direttore Generale del club e Responsabile Tecnico della prima Squadra, reduce dalle esperienze con Ottavia e Tor Sapienza.

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Si son già sistemate tutte le panchine della squadre di Promozione della Tuscia, con l’avvento di Ercolani a Pianoscarano e quello di Puccica all’Atletico Cimina, questultimo movimento di grande spessore che presuppone, evidentemente progetti ambiziosi della  società, visto che difficilmente Puccica accetterebbe una Promozione tanto per vivacchiare.

Fischer è il nuovo diesse del Aureliantica e Valentino quello del Colleferro, un ruolo che non è in discussione per le due portacolori della Tuscia, laddove è inattaccabile quello della Favl Cimini Viterbo e sembra confermato pure quello della Sorianese, per non parlare di quello della Flaminia in serie D, laddove Scardala è stata la prima mossa della società civitonica. Luca Baggiani, invece, sarà il direttore sportivo del Pianoscarano, che ha cambiato davvero tutto (allenatore, team manager, diesse), con la gestione di Cuboni-presidente che prosegue. Per completare il quadro dei direttori sportivi, c’è l’approdo a Ladispoli dell’ex calciatore della Viterbese Di Iorio e di quello di Pizzi all’Anzio.

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Il fronte allenatori si è mosso abbastanza, si è mosso in anticipo rispetto al  solito, Ha dato la stura l’addio di Colantoni – più  che  scontato – alla Maccarese approdando alla corte del patron Bizzagliia, ch sembra intenzionato a costruire un Pomezia vincente, dopo un paio di stagioni  deludenti. Con l0arrivo di Colantoni e  del bomber Rossi la strada tracciata sembra inequivocabile. La Maccarese ha chiamato Zappavigna ed ora sarà interessante vedere se sarà un mercato da ciclo nuovo o se si ritiene che il blocco precedente è considerato ancora competitivo.

Tra le panchine già assegnate c’è quella della Sorianese passata a Chirieletti, un chiaro passaggio ad una pagina nuova rispetto alle ultime stagioni e rimangono ancora in lizza, ad esempio, Puccica, Bosco e Sergi, che qualcuno aveva accostato proprio alla panchina cimina.

Siamo solo all’inizio: si attendono le mosse della squadre della Tuscia e dintorni, Flaminia, Orvietana e altre, oltre che da quelle piazze che hanno fallito lo scorso anno e che vorrebbero rifarsi, come, ad esempio, il Tivoli.

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A Tivoli sembrava fatta per Mastromattei, ma la cosa è sfumata e Damiano Grillo e Claudio Fabrizi, rispettivamente DS e allenatore, sarebbero in pole position per il club tiburtino.

La Vis Sezze ha annunciato Marco Di Rocco, giovanissimo che  vanta già numerose panchine nel campionato di Eccellenza, ome Lodigiani, Gaeta, Ferentino e Campus Eur.

Nella Tuscia ha fatto un certo clamore l’abbandono di Sciarrini presidente del Carbognano, nel calcio da tanto tempo, forse deluso dall’ultima stagione che avrebbe voluto veder trinare i Gialloverdi. “Venti anni di passione e sacrifici – ha detto –  per questo gioco, ma oggi è arrivato il momento di salutare. Lo sforzo economico è stato grande, è il momento di salutare questo carrozzone al quale ho dato tanto ma che ha dato molto anche a me.”

Bosco è un nome caldo, che piacere a molte squadre: anche la Sorianese – di cui è un ex giocatore – potrebbe essere interessata ad affidargli la panchina per la prossima stagione, che dovrebbe essere ancora in Eccellenza,  tramite ripescaggio.

Ci si dà un gran da fare a Tarquinia per il ritorno della Corneto, un marchio calcistico a cui sono legati tanti bei ricordi calcistici. Dovrebbero esserci programmi molto ambiziosi per riportare in auge la squadra tarquiniese e vedremo quali saranno le prime mosse per la ritrovata società.

In serie D l’Ostiamare sembra vicina a   Danilo Greco, centrocampista mancino di grande qualità reduce da una buona stagione giocata con il Seravezza Pozzi,

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In Eccellenza sembra certa la conferma di Castagnari al Civitavecchia, così come più che probabile la separazione delle strdade  di  Colantoni e Maccarese, dove potrebbe arrivare Zappavigna, mentre è stato confermato l’ex Gialloblu Alessandro Boccolini al Roma City nonostante la pesante retrocessione degli arancioblù dal campionato di Serie D.  Tra i giocatori più ricercati il difensore Federico Celli, piace infatti agli stessi nerazzurri, ma soprattutto al Colleferro di Scudieri, che intanto potrebbe assicurarsi il terzino Luca Germoni.  

In serie d il 𝐒𝐈𝐄𝐍𝐀 è su buone piste per la panchina, 𝗧𝗢𝗠𝗠𝗔𝗦𝗢 𝗕𝗘𝗟𝗟𝗔𝗭𝗭𝗜𝗡𝗜 – emergente classe ’87 ex Ghiviborgo – e 𝗟𝗨𝗖𝗜𝗢 𝗕𝗥𝗔𝗡𝗗𝗢, classe ’71, ex Seravezza. Vedremo quali saranno  le intenzioni della Flaminia, data da qualcuno con poca viglia di investire ancora, ma che, invece ha precorso i tempo confermando il diesse Scardala, che potrebbe far pensare al contrario.