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IL CALCIO GIOVANILE DELLA FULGUR

E c’è anche chi, da giovane calciatore, è diventato dirigente e assessore allo sport. Persona, insomma, che continua a occuparsi di calcio per sempre, anche se dietro una scrivania, sopra una tribuna, dai banchi dei consigli comunali.

E’ il caso di Leopoldo Liberati, che, dopo tanti anni trascorsi sui campi di gioco, ha deciso di gettarsi nella mischia della dirigenza e dell’organizzazione, favorendo lo sviluppo della Fulgur Tuscania, società che sta cercando di rinverdire i fasti del calcio degli anni settanta e ottanta nella cittadina etrusca.

La sublimazione di un processo intelligente ha visto fondersi le maggiori società della cittadina etrusca: è  stato l’ennesimo passo in avanti di una società in costante crescita.

Dopo un po’ di anni il calcio tuscaniese è tornato unito in un’unica società e questo non può che rendermi orgoglioso. E’ stata una vera e propria rinascita che fa bene a tut 

Lui e l’appassionata dirigenza sono sempre presenti, con tante categorie, presso le strutture dello stadio “Renato Fioravanti”. Già, Renato Fioravanti – cui è intitolato il campo sportivo, una volta “dell’Olivo” – con cui ho avuto il piacere di lavorare per un paio di anni in ambito scolastico.

Persona solare, diretta, appassionato di sport, che mi ricordava molto il mio primo “maestro di campo”, ai tempi delle scuole superiori, Bonaventura Biondini di Bagnoregio, davvero uno di quella razza di sportivi che stanno scomparendo, sempre sul terreno di gioco o di atletica, o in palestra a scuola, sempre in mezzo ai suoi ragazzi, con una pazienza proverbiale, anche nei confronti di quelli un po’ più discoli.  

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