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IL 28 GIUGNO DELLL’IMPLOSIONE DEL PONTE…

I resti del ponte di Genova fatto implodere il 28 giugno 2019 ci permettono un collegamento diretto rispetto a quanto da noi scritto.

Esattamente il giorno prima di quel maledetto quattordici agosto del diciotto, quando è venuto giù tutto, quando è crollata un’opera architettonica che difficilmente si può condividere, per essere costruita sopra le case e sopra la testa della gente, al punto di chiedersi come mai tante persone abbiano accettato di vivere in quelle condizioni. La prima cosa a cui abbiamo pensato, dopo il crollo, è che fosse potuto essere rimasto coinvolto anche il gentile taxista che ci aveva riportati in albergo la sera, dopo la partita. L’unico che abbiano trovato, con una “corsa” già prenotata da una signora – anch’essa presente sulle tribune di Marassi – a cui abbiamo chiesto cortesemente il prolungamento del percorso per lei previsto.

“Come ha visto la Samp?” La sua seconda domanda, dopo la richiesta di destinazione, lasciata la signora sotto il portone di casa. Alla nostra risposta, “non benissimo”, una compiaciuta risposta: “son contento, visto che io tifo per il Genoa!”

Ricordi e memorie che hanno continuato a “muoversi”, anche quando, la mattina successiva alla TIM CUP, siamo transitati sul Ponte Morandi e su quella autostrada che non ci è mai particolarmente piaciuta, per via dei continui tunnel che infastidiscono la guida.

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