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IL CALCIO PASSATO ALLE CINQUE SOSTITUZIONI …

Il calcio moderno è anche quelle di modifiche una volta impensabili, come, ad esempio, le cinque sostituzioni. Una situazione sperimentata dapprima in serie C, dove creò una maggiore confusione, per poi estenderla a tutti i campionati. Piano piano ci si è fatto il callo e il “pentacambio” è diventata quasi una normalità, che non altera molto il vecchio modus operandi, se le sostituzioni vengono effettuate durante all’intervallo l’intervallo o più di una per volta.

Sembra lontano anni luce quel fine anni Cinquanta in cui non era permessa nessuna sostituzione, in cui i giocatori infortunati restavano in campo come potevano. Non a caso l’allora ala sinistra era soprannominata la “posizione dello zoppo”, perché era proprio in quella zona che andavano a posizionare i calciatori claudicanti dopo un infortunio. O si usciva in barella o si diventava ala sinistra, per onor di firma. Poi arrivò la sostituzione, una sostituzione, che resistette peer trenta anni. L’aumento dei cambi fu graduale e diventò, oltre che strumento necessario per sostituire gli infortunati, anche esercizio di bravura per gli allenatori. Con cinque sostituzioni un allenatore è può praticamente mezza squadra, quindi di correggere gran parte di quanto non funzionante in campo. Non sempre ciò avviene e non sempre sono i cambi a fare le fortune delle squadre. Questo per dire che Il calcio è uno sport in continua evoluzione, anche se la corsa sfrenata verso le novità inciampa spesso su più di una incoerenza.

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