SORIANESE, SI RIPARTIRA’ CON UN NUOVO CICLO?
II mea culpa del presidente Porta è stato apprezzabile, così come quello di non cercare allibii e di assumersi le responsabilità, anche se non ha chiarito le varie colpe da distribuire. Sembra chiaro, però, che si sia chiuso un ciclo, un ciclo molto appassionante iniziato insieme a Stefano Del Canuto, che ha portato la squadra Cimini fino all’Eccellenza. E’ chiaro che una salvezza avrebbe automaticamente allungato il ciclo stesso, perché si sarebbe trattato dii un altro passo in vanti, mentre la retrocessione ha fatto emergere una realtà e una prospettiva diversa. Difficile ripartire da lì, come se nulla fosse, oltretutto con qualche giocatore non più giovanissimo, il quale, quest’anno, non ha avuto quasi mai la possibilità di tirare un pò il fiato.
Proprio questo è uno dei motivi che non hanno fatto centrare la salvezza, una panchina troppo corta, che faceva il paio con un gruppo che, in maggior parte, non conosceva l’Eccellenza. Eppure, nonostante ciò, quel gruppo era stato capace di vincere clamorosamente tre volte di seguito in trasferta, facendo posizionare la Sorianese in una lusinghiera zona della classifica, per molti versi inaspettata. Avrà, questo aspetto, fatto pensare che la salvezza sarebbe stata facilmente raggiungibile? In quel caso non ha reso necessario un ulteriore sacrificio economico al mercato invernale? Un mercato che alcuni osservatori non hanno promosso, per non aver portato tra i monti Cimini quell’attaccante di provata efficacia, proprio mente la Sorianese sbagliava puntualmente uno o due gol per partita?
Qualcuno ha rimpianto la partenza di Zhar o di non aver saputo gestire l’estroso attaccante esterno, ma poi, a buon vedere, la retrocessione è arrivata più che altro perché i fedelissimini sono arrivati troppo stanchi nel momento decisivo, mancando in otto giorni due clamorose occasioni per salvarsi. Il pubblico è stato encomiabile, per tutta la stagione, ancor più nel giorno della verità, nel playout con l’Ottavia, ma non è bastato. Ora elabora la delusione e si dichiara pronto a appoggiare il nuovo ciclo che la dirigenza rossoblu sembra pronta per far ripartire.
