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BOBO GORI, L’ATTACCANTE DEGLI SCUDETTI …

Esordì giovanissimo nella Grande Inter degli anni sessanta, con 10 presenze fra il 1964 e il 1966. In quell’anno viene mandato in provincia, al Lanerossi Vicenza a fare esperienza, nell’ambito dell’affare che portò il capocannoniere Luis Vinicio in nerazzurro. Nelle due stagioni in biancorosso segnò 16 reti (8 a stagione, in entrambe le occasioni fu capocannoniere della squadra) in 56 partite di campionato, contribuendo alle salvezze del Vicenza. Rientrato alla base nel 1968, giocò solo 14 partite prima di esser messo sul piatto della bilancio come contropartita tecnica insieme ad Angelo Domenghini nello scambio che portò all’Inter il centravanti cagliaritano Roberto Boninsegna.
Dopo i due scudetti vinti con l’Inter da riserva, Gori ne vinse uno a Cagliari nel 1970 da protagonista, formando una coppia d’attacco ben assortita con Gigi Riva e facendo per molte stagioni a seguire la spalla alla grande ala sinistra. Proprio in quell’anno è chiamato anche in nazionale maggiore, dopo 5 presenze in quella “B”. Esordì durante i mondiali messicani, nell’incontro contro i padroni di casa nei quarti di finale, subentrando proprio al compagno di squadra Domenghini. Giocò poi altre due partite sempre in quell’anno, al termine dei campionati del mondo.
Capocannoniere del Cagliari del 1975 dato l’infortunio di Riva, passò in quell’anno alla Juventus, con cui giocò buona parte del primo campionato mentre nel secondo collezionò appena 7 gare, che gli permisero comunque di fregiarsi del quarto scudetto personale in tre squadre differenti (record che condivide con Ferrari, Fanna, Serena e Lombardo). Passato nel 1977 all’Hellas Verona, chiuse al termine di quella stagione la sua avventura in Serie A.

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